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Mirto (Myrtus communis)
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Nella tradizione erboristica popolare, fin dal XVI° secolo, lo si utilizza contro infezioni, dissenteria, come componente di lozioni per la pelle e come battericida, soprattutto in caso di problemi al sistema genitourinario e di infezione microbica. Molto efficace anche contro le emorroidi ed è preferibile all’Eucalipto, se usato nei bambini. L’essenza di mirto viene usatain gastronomia per aromatizzare carni, salumi, condimenti e miscele di spezie alle quali impartisce una nota fresca. E’ la base di alcuni liquori, fra cui il “Mirto sardo”. In profumeria, è utilizzata per ottenere note vivificanti, soprattutto in acque di colonia e di toletta.
Famiglia: Mirtacee
Nome botanico: Myrtus communis
Costituenti principali: 1,8-cineolo, alfa-pinene, acetato di mirtenile, alfa-terpineolo, linalolo, acetato di geranile, cariofillene.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Cipresso, Lavanda, Limone, Neroli e Pino silvestre.
Parti impiegate: foglie e sommità fiorite.
Predominanza: dolce, delicato ma determinato ed amico della femminilità, è decisamente Yin.
Nota: il suo profumo persistente, che caratterizza la macchia mediterranea, denota una spiccata nota di base.
Pianeta governatore: la pianta leggendaria che celò il corpo nudo di Afrodite, quando emerse dalla spuma del mare, fu il Mirto. Non potrebbe essere governata da altro pianeta se non Venere.
Chakra di riferimento: oltre a stimolare l’amore, è amica dello spirito agendo principalmente sul 7° Chakra.
Capacità di stimolo emozionale: le tradizioni mediterranee associano il Mirto ai concetti di femminilità. Stimola il senso della bellezza, dell’amore e l’equilibrio nei rapporti con gli altri. Rende sereni e aiuta a stimolare determinazione e sicurezza per affrontare le difficoltà della vita. Utile agli ipocondriaci, allevia il timore della malattia; associato all’Elicriso aiuta a modificare rapporti distorti con la propria sessualità
Preparazioni:
Contro la tosse stizzosa: versare un cucchiaino di miete e due gocce d’essenza di Mirto in un bicchiere d’acqua calda. Berne un bicchiere mattino e sera, fino a quando i disturbi non inizieranno a diminuire. L’essenza di mirto scioglie il catarro e calma la tosse.
Contro sinusite e raffreddore: versare quattro gocce di essenza di Mirto in un litro d’acqua calda e inalare i vapori per alcuni minuti.
Precauzioni e controindicazioni: Atossico, non è irritante e non provoca sensibilizzazione.
Curiosità: Ancora oggi, in alcuni luoghi, le spose usano questa pianta, tradizio9nalmente legata all’amore, per adornarsi in segno di purezza. Nei giardini romani lo si trovava sempre, come simbolo della gioia di vivere e si riteneva che nel suo tronco scorresse la gioia. I seguaci di Pitagora si cingevano il capo con una corona fatta con i suoi rami solo quando raggiungevano la conoscenza iniziatica. E’ ancora collegato a numerose usanze locali, che riguardano sia i bambini che i novelli sposi, quale segno propiziatore di vita felice. L’impiego fitocosmetico del mirto risale al medioevo: con la locuzione di Acqua degli angeli, s’indicava l’acqua distillata di fiori di mirto.
Quanto riportato, è tratto da materiale informativo di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di indicazioni che si rivelassero false o del loro uso improprio.
Le indicazioni suggerite sono da intendersi come consigli e non vogliono né possono sostituirsi alla diagnosi del medico, che è opportuno consultare sempre, prima di decidere della propria salute.