OLIGOELEMENTI
Gli oligo-elementi sono tutti gli elementi presenti nell’organismo al di fuori degli elementi maggiori. Tuttavia si devono distinguere quelli che fanno parte integrante delle molecole organiche essenziali (enzimi come rame, zinco ecc.; ormoni come iodio; vitamine come cobalto), da altri la cui carenza può provocare delle turbe metaboliche nonostante, allo stato delle ricerche, sembra non entrino nella struttura di molecole organiche, come il fluoro. Ve ne sono altri ritrovati regolarmente, e a percentuali non irrilevanti, cui non è dato un preciso significato biologico come ad esempio il rubidio e lo stronzio.
Oligo-elementi essenziali
cobalto, cromo, ferro, fluoro, iodio, molibdeno, rame, selenio, zinco.
Oligo-elementi essenziali per i quali non è ancora stata provata, nell’uomo, una sintomatologia da carenza a debole rischio di carenza:
alluminio, scandio, tellurio, berillio, lantanio, niobio.
Negli organismi viventi si riscontrano sovente anche altri elementi, ma di cui non si conosce (per alcuni dovremmo dire, non si riconosce) con certezza, il loro ruolo biologico. Tra questi: argento, arsenico, boro, cadmio, piombo. Secondo altre fonti meno accademiche, a tutt’oggi, circa 1/3 degli elementi del sistema periodico si può considerare come essenziale. Tuttavia queste classificazioni soggiacciono alle numerose e importanti ricerche in atto per cui sono in continuo mutamento; basti pensare al selenio considerato un elemento essenziale solo da pochi anni. Pur nella sua limitazione, dovuta alla natura stessa degli assiomi scaturiti dall’empirismo quantitativo dei nostri giorni, questa precisazione consente tuttavia di poter stabilire, anche per il futuro, l’entrata in questa categoria di elementi oggi abbandonati dagli schemi ufficiali. Conviene aggiungere che gli oligo-elementi essenziali debbono essere presenti nei tessuti sani di tutti gli organismi viventi e debbono, pure, avere una concentrazione tissutale, per quanto possibile, costante nel tempo
Oligo-elementi ultra-traccia per i quali esistono delle prove embrionali di essenzialità. Se poi passiamo alla distinzione tra elementi importanti ed elementi meno importanti ci sembra utile, a questo proposito, riportare un’importante definizione di Meunier: “hanno delle proprietà insostituibili ed il ruolo di ciascuno non può essere svolto da nessun altro senza che un determinato deficit del bilancio metabolico emerga ad un qualsiasi livello”: manganese, nichel, silicio, stagno, vanadio.