Red Grevillea (Grevillea speciosa) Essenza Australiana Bush
22 Ottobre 2022Lonicera nigra
22 Ottobre 2022Licopodio pianta
9,00 €
Lycopodium clavatum L.
100 g pianta taglio tisana
7 disponibili
DA NON CONFONDERE CON LICOPODIO SPORE
Il Lycopodium clavatum L. (Licopodio), assomiglia ad un muschio sempreverde, che nel bosco forma tralci lunghi anche due metri, dai quali si diramano degli steli di circa 10 centimetri, soffici al tatto contenenti il polline. Cresce da 600 mt. in su di altitudine.
Si usano prevalentemente le spore ed il polline dei fiori di questa pianta, conosciuta anche come “erba strega” ; per l’elevata percentuale di grassi (50%), vengono usate sotto forma di polvere aspersoria, assorbente e protettiva, in caso di dermatiti essudative ed irritazioni cutanee in genere: questa specie di talco si distribuisce sulla parte interessata ed ha un effetto calmante. Contiene gomme, zuccheri, lipidi, pigmenti flavonici, alcaloidi, licopodina, clavatina e clavatoxina, zolfo, silicio, manganese, calcio, olio essenziale. (da erbeofficinali.org) . il Lycopodium, assunto per via interna, protegge le mucose dello stomaco e dell’intestino. Viene utilizzato per depurare il fegato, ma anche contro i crampi e la pressione alta, contro reumatismi e deformazioni ossee.
Ha un’azione lassativa drastica, con l’olio di ricino (Ricinus communis), e lieve, con l’olio di mandorle dolci (Prunus amygdalus).
Dal punto di vista omeopatico il Lycopodium Clavatum è un codiddetto policresto, ossia un rimedio utilizzabile in varie patologie e in tutti gli apparati. In generale è indicato per molti disturbi caratterizzati da lenta evoluzione e da lateralità destra dei sintomi. E’ indicato come rimedio nella cura di problemi digestivi, epatici o dovuti a metabolismo lento, inoltre è efficace in caso di stanchezza cronica, calcoli ai reni e alla cistifellea, reumatismi, gotta, raffreddore, tosse, problemi cutanei, calvizie precoce, varici, nervosismo. Spesso abbinato al Natrum sulfuricum, è un altro buon rimedio per l’intolleranza ai farinacei e per sedare la voglia di dolci. Cura il gonfiore del dopo il pasto, i mal di testa legati alla digestione e l’affaticamento mentale tipico di chi include nella sua dieta molti carboidrati e dolci. Dose omeopatica: 3 granuli alla 9 CH 2 volte al giorno per 1-2 mesi.
Curiosità: a causa della sua proprietà combustibile un tempo veniva adoperata per confezionare fuochi artificiali. Questa caratteristica gli ha meritato il nome popolare di Erba Strega, poiché la variopinta fiammata prodotta dalla polvere sporifera poteva sembrare davvero miracolosa. Per questa sua caratteristica, in passato, le spore del Lycopodio sono state utilizzate anche per provocare i flash delle vecchie attrezzature fotografiche. Maria Treben nel suo libro “La Salute della farmacia del Signore” cita anche il cuscinetto di licopodio per combattere i crampi: si introduce del licopodio essiccato in un cuscino di diverse dimensioni a seconda della zona del corpo colpita e lo si applica per l’intera notte. Le spore di alcuni licopodi, sotto il nome di “polvere di licopodio”, venivano usati un tempo a scopo officinale, come emostatici. Oggi si evita di apporre le spore sulle ferite aperte.
Usi tradizionali:
-la pianta intera veniva adoperata per aumentare la diuresi nelle infiammazioni delle vie urinarie e per il lavaggio del tratto urinario, oppure contro spasmi gastrointestinali, epatite, patologie epato-biliari.
– Spore: eruzioni cutanee, irritazioni cutanee, piaghe da decubito, iperidrosi. Il suo utilizzo combinato con Rafano Nero e Boldo, sostiene la produzione e la secrezione della bile, la cui funzionalità è utile sia per la digestione e per una corretta evacuazione intestinale, che per una buona disintossicazione.
Date comunque le sue particolarità, per le modalità di assunzione è opportuno consultare il proprio medico curante. Qualsiasi informazione fornita deriva dai produttori, da fonti pubbliche o ricerche Web. Il Laboratorio d’erbe Sauro non può essere ritenuto responsabile per qualunque tipo di danno, diretto o indiretto, che possa risultare dall’utilizzo, improprio delle informazioni proposte, che non possono né vogliono sostituirsi alla diagnosi del medico, comunque indispensabile.