Cardiaca
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4,50 €
Carum Carvi L.
100 g frutti taglio tisana
9 disponibili
Nome botanico: Carum Carvi L.
Famiglia: Ombrellifere
Descrizione: la pianta, all’apparenza, è simile alla carota con foglie, finemente divise come piume, che crescono su rami di circa 20-30 centimetri. Il fusto della pianta raggiunge un’altezza di 40-60 centimetri e getta fiori di colore bianco o rosa. I frutti del Carum carvi, erroneamente detti semi, sono riconosciuti officinali, hanno forma semicircolare e sono lunghi circa due millimetri. La pianta richiede il clima caldo, posizione soleggiata e terreni ben drenati. Non è da confondere con il Cumino che presenta frutti simili ma con un aroma completamente differente.
Componenti: essenza con carvone, limonene, carveolo, tuione, pinene, fellandrene; proteine, olio grasso, flavonoidi
Proprietà: spasmolitiche, digestive, galottegene, carminative, antifermentative, antispasmodiche.
Utile contro colite, aerofagia, inappetenza, meteorismo, fermentazioni intestinali, cattiva digestione
In cucina: usato come condimento e spezia, in gastronomia. Le radici della pianta sono edibili e possono essere consumate bollite come le carote. Ampiamente utilizzato in Germania, Olanda ed Ungheria, per il sapore d’anice e di limone assai caratteristico. Impiegati in panificazione e pasticceria e per accompagnare alcuni formaggi.
Controindicazioni: possibili interazioni con le terapie ormonali; assunto, invece, insieme a farmaci foto sensibilizzanti, ne somma gli effetti.
Erbe sinergiche: Aneto, Angelica, Anice verde, Camomilla matricaria, Cumino di Malta, Finocchio, Menta piperita.
Avvertenze: attenzione agli abusi: l’essenza del Cumino dei prati è tossica e dosi troppo elevate possono produrre persino congestioni cerebrali e delirio.
Preparazioni: (per dosaggi e preparazioni personalizzate, consultare sempre il proprio medico di fiducia)
Olio Essenziale: 2 gg 1-2 volte al giorno su una zolletta di zucchero, prima dei pasti contro l’inappetenza.
Acquavite: è ottenuta dalla macerazione dei semi di Cumino – Anice – Coriandolo ed altri con aggiunta di zucchero fino al 12%; ha gradazione alcolica di 26°.
Tisana Infuso: 1 cucchiaino di frutti tritati per ogni tazza di acqua bollente – lasciare coperto. filtrare e bere parecchie tazze al giorno Per i neonati: un cucchiaino da the della tisana dentro il biberon contro le coliche. Aggiunto all’acqua del bagno apporta un effetto tonico e stimolante, oltre a profumare la pelle. Si possono anche effettuare gargarismi con l’infuso contro l’alitosi.
Tintura Madre: preparata dai frutti essiccati tit. alcol. 65°, 30 gocce tre volte al giorno.
Vino: Versare 30 g di frutti di cumino schiacciati in 1 litro di vino bianco, lasciare riposare per 5 giorni, scuotendo di tanto in tanto, poi filtrare con un telo di lino o una garza. In caso di difficoltà di digestione berne 1 bicchierino dopo ogni pasto.
Tintura di cumino Versare 40 g di semi schiacciati in 200 ml di alcol al 70%, lasciare riposare 14 giorni, poi filtrare. Al bisogno assumere 20/25 gocce con acqua tiepida, dopo i pasti, come digestivo antifermentativo.
Curiosità: la “harira”, caratteristica zuppa di verdure e legumi del Marocco, viene preparata tradizionalmente durante il Ramadam e nelle feste nuziali, e il suo aroma viene esaltato dal carvi , in arabo karwîyâ. A Fes è abitudine comune servire agli invitati, prima del dessert, un infuso bollente di carvi, dalle proprietà digestive e antispasmodiche. Recenti lavori di ricercatori dell’Università di Rajasthan, in India, hanno dimostrato proprietà antibiotiche dei frutti del Carvi. Il Mattioli, nel 1557, scrive “È il suo seme assai in uso appresso à li Tedeschi per metter nel pane, e in assai lor condimenti de cibi.” Gli ebrei osservanti nel giorno festivo di “shabbat” mettono in tavola il “chale”, pane kasher, cioè ritualmente puro, a forma di treccia, bianchissimo, arricchito di semi di Carvi.
Quanto riportato, è tratto da materiale di libera consultazione sul Web. Il Laboratorio d’Erbe Sauro non è responsabile della diffusione di informazioni che si rivelassero non rispondenti a verità o dell’uso improprio dei prodotti menzionati. Pertanto, la letteratura di cui sopra è da intendersi come approfondimento culturale: non sostituisce la diagnosi del medico, che si consiglia di consultare sempre, prima dell’assunzione di qualunque rimedio, soprattutto in presenza di patologie o disturbi contro i quali si stiano assumendo altri farmaci.